Al Sindaco e al Presidente
del Consiglio Comunale di Brentonico
Oggetto: mozione “Pericolosità sismica del
territorio del Monte Baldo: attuazione di piani informativi, formativi e di
interventi preventivi mirati all’adeguamento antisismico”
Il
rischio terremoto, nella zona provinciale, è stato evidenziato dallo sciame
sismico recentemente vissuto soprattutto nel basso Trentino, dove in qualche
zona, si sono ricordati momenti di paura del passato, fortunatamente, oggi,
senza danni sostanziali o feriti.
E’
noto, che l’Italia è situata nella zona di collisione tra le placche Africana
ed Eurasiatica, circostanza che genera un elevato rischio sismico (terremoti).
Il
punto sull’attuale evoluzione dei recenti terremoti che sono stati localizzati
dalla Rete Sismica Nazionale (INGV = Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia) nel distretto sismico della Zona LAGO DI GARDA, epicentri nei
casi maggiori nei Comuni di Ala e di Avio, non ci possono lasciare tranquilli
o, almeno, ci obbligano a una regia di prevenzione ferma e seria.
I
dati INGV riportano un notevole incremento di scosse sismiche e un preoccupante
aumento della forza/misura di energia meccanica prodotta dalle scosse
(Magnitudo):
·
anno 2009: n° 2
scosse dal 2,0 al 2,8 di
magnitudo (scala Richter),
·
anno 2010: n° 10 scosse dal 2,0 al 2,8 di magnitudo (scala Richter),
·
anno 2011: n° 12 scosse dal 2,1 al 4,2 di magnitudo (scala Richter),
·
l’anno 2012 scossa pari al 2,0 il 15 gennaio, scossa pari
al 2,1 il 20 gennaio, scossa pari al 3,1
il 19 marzo, scossa pari al 2,7 il 22 marzo; vicino a queste si seguono numerose
scosse di minore intensità.(inferiore a magnitudo 2 della scala Richter),
l’ultima delle quali il 1 maggio di 1,7.
Chiaro
che ciclicamente, a ogni fenomeno che si presenta, si scatena la necessità di
sicurezza, che poi scema di solito, fino a che il fenomeno non si ripresenta.
Ora,
la molteplicità delle recenti scosse telluriche ha risvegliato le paure e la
valutazione delle sicurezze in essere, nei nostri centri storici abitati, visto
e giacché a memoria di anziano, non c’è ricordo di una situazione come quella
recentemente avvertita per intensità, durata e quantità delle scosse stesse, la
consapevolezza del rischio, ci obbliga a un serio progetto di analisi e di
interventi.
Legittimo
dunque chiedersi cosa potrebbe succedere e, pur sapendo che in questo campo non
vi sono certezze, se non quelle dei ciarlatani, chiederci come ci dobbiamo
attrezzare per rendere sicure le nostre abitazione e, di queste, soprattutto
quelle nei centri storici o non di recente costruzione.
Questo
pensiero diffuso nella nostra gente, che deve essere informata e rassicurata e
visto, che a seguito al DLGS 112/1998, la competenza in materia di
aggiornamento dell’assegnazione dei comuni alle zone simiche è passata alle
Regioni e alle Provincie Autonome, chiara la necessità di un piano preciso di
verifica del territorio e di messa in sicurezza di tutte quelle abitazioni, che
all’interno delle più accentuate zone sismiche provinciali, hanno l’assoluta
necessità di essere messe nella condizione di sicurezza minima.
Chiara
anche l’opportunità, che fatte le verifiche, si attui anche un piano di
finanziamento con l’obiettivo proprio di un recupero alla sicurezza per tutto
l’edificato, costruito senza l’osservanza dei criteri anti sismici;
opportunità, che in questo momento di crisi, potrebbe trasformare il piano
della sicurezza sismica, attraverso un sistema finanziabile, in un polmone
anche per l’economia del nostro territorio.
Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale impegna il
Sindaco e la Giunta:
1. a prevedere e dare attuazione ad un vasto
programma di informazione - con tutte le azioni utili e necessarie che ne
derivano e anche in collaborazione con i comuni del distretto sismico della
Zona LAGO DI GARDA - rivolto a tutti i cittadini al fine di renderli
consapevoli del grado di rischio tellurico presente e all’attuazione di un
piano della consapevolezza del rischio;
2. a rendere prioritaria, nella programmazione
dei lavori pubblici comunali, la messa a norma, secondo le vigenti disposizioni
legislative antisismiche, degli edifici di proprietà comunale;
3.
a sollecitare la Provincia Autonoma di Trento al fine di:
a) a monitorare costantemente la zona del
basso Trentino ed in particolare il distretto simico del Lago di Garda, con
conseguente e costante pubblicazione dei dati ed invio degli stessi ai comuni
interessati;
b) a prevedere un apposito programma
antisismico, anche contributivo e comunque economicamente incentivante, per
l’attuazione di un adeguato piano per la messa in sicurezza degli edifici
privati, in particolare di quelli dei centri storici, nonché di quelli
pubblici;
c) ad attuare iniziative di formazione
specifica rivolte ai tecnici progettisti e ad artigiani ed imprese edili;
d) a candidare il comune di Brentonico quale
sede della formazione di cui al punto precedente.
Brentonico,
9 maggio 2012
Sandro Tonolli, Dino Canali, Quinto Canali, Monica Daiprai,
Fabio Mazzurana
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