mercoledì 29 maggio 2013

lunedì 27 maggio 2013

Consiglio Comunale nei giorni 29 e 30 maggio 2013

  
Spilli
Nel sottotitolo di un articolo apparso oggi, martedì 28 maggio, nella pagina della Vallagarina  del quotidiano L'Adige, si attribuisce erroneamente alla opposizione la presentazione di una mozione finalizzata al posizionamento diffuso sul territorio di Brentonico di telecamere di controllo pubblico e sociale.
Buffo!
All'ordine del giorno del consiglio comunale convocato nei giorni 29 e 30 maggio, tra la ventina di punti sostanziali, ce ne sono ben 12 che portano la nostra firma, 11 dei quali presentati nel ruolo di "ambasciatori istituzionali" (crediamo caso unico a livello nazionale) della redazione dell'intelligente e prezioso blog "Cittadinanza Attiva Brentonico".
La citata mozione, presentata da un gruppo politico interno alla maggioranza di centroboh!, non solo non ci vede tra i sottoscrittori, ma non troverà neppure la nostra adesione.

venerdì 17 maggio 2013

96° Giro d'Italia, 18^ tappa, Cronoscalata Mori-Polsa di Brentonico: che sia per tutti una giornata di gioia e di festa

Nel condividere e nell'associarci al pensiero, agli auspici e agli auguri del Sindaco di Brentonico, salutiamo gli atleti, gli staff tecnici, i giornalisti e tutti gli ospiti dell'Altopiano di Brentonico in occasione della Cronoscalata Mori-Polsa di Brentonico, 18^ tappa del 96° Giro d'Italia.
Crediamo, nonostante il resto, che sia stata buona cosa l'essere riusciti a fare transitare i corridori dal centro di Brentonico, sarebbe stato proprio un gran peccato altrimenti.
Tra i vari appuntamenti di contorno e di complemento della manifestazione, vogliamo ricordare la serata (con ingresso libero e transito e parcheggi riservati garantiti agli spettatori), che avrà luogo mercoledì 22 maggio 2013 ad ore 20.45 nella Chiesa di San Matteo della Polsa dal titolo ”POLSA, LA GEMMA DEL BALDO. In ricordo di Domenico Galassi e dei fratelli Giacomo e Lino”. Saranno presenti famigliari, autorità e il Coro Anthea.

venerdì 10 maggio 2013

Presto nelle case un nuovo, superfluo, fatuo ed incipriato numero del bollettino comunale

A breve arriverà nelle case dei brentegani un nuovo numero del bollettino comunale, lo strumento principe utilizzato dal sindaco, degli assessori e dalla maggioranza, ma pagato con i soldi di tutti, per incipriare a puntino il proprio privato marketing politico ed elettoralistico, reclamistico e velinaro.
Quello che vi diranno lo potrete leggere da soli. Quello che vi eclisseranno è tutto il resto, il tanto oscurato e da sottacere: le magagne ed i problemi veri e reali, che sono molti, sono sempre di più!
Ecco alcuni esempi, rispetto a tanti altri che si potrebbero facilmente descrivere e documentare, di cose che “non vi diranno”:
- non vi diranno che il bilancio del Comune di Brentonico è in assoluto il più poverello tra quelli di tutta la Vallagarina (la piccola Vallarsa ha più del doppio di previsioni di spesa per lavori pubblici ed investimenti…);
- non vi diranno che la riduzione del consistente debito comunale, oltre che una necessità di sostenibilità del bilancio, è dovuto al rispetto del Patto di Stabilità;
- non vi diranno che la parte corrente del bilancio chiude in pareggio solo perché vengono inserite nelle entrate poste di natura straordinaria (legittimo, ma inopportuno);
- non vi diranno che il nostro gruppo ha proposto, ma la maggioranza non ha approvato, di togliere di fatto l’IMU sulla prima casa e che l’operazione sarebbe stata economicamente sostenibile (neanche 50 mila Euro sui quasi 1 milione e 400 mila complessivi…) anche senza licenziare alcuno dei numerosi ed inessenziali assessori;
- non vi diranno che 6 assessori (più il sindaco) sono oggi (la nuova legge regionale ne prevede solo 4 per i comuni delle dimensioni del nostro) un pochino troppi per il nostro comune (ed anche per le casse dello stesso, costano circa 170 mila euro all’anno) e che gli stessi sono stati nominati più per accontentare gli appetiti di reggenza dei partiti che compongono la coalizione di maggioranza (manuale Cencelli docet) che per reali necessità o curricula personali;
- non vi diranno che la stragrande maggioranza delle cartelle Ta.R.E.S. (così si chiama da quest’anno la nuova tassa sui rifiuti) usciranno sballate, giusto perché non sono state aggiornate le superfici imponibili dei contribuenti con i dati corretti dei costosissimi accertamenti svolti negli ultimi anni da un consulente esterno;
- non vi diranno (nonostante lo abbiano già pubblicato e propagandato e destra e a manca) che il Consiglio Comunale di Brentonico, ad oggi, non ha mai approvato alcun progetto del nuovo centro fondo di San Giacomo e che questa è una procedura obbligatoria, la cui inottemperanza, oltre a costituire grave scorrettezza istituzionale, comporta l’impossibilità di procedere alla realizzazione dell’opera;
- non vi diranno che sono stati più volte “presi in castagna” - con puntuali riprese e note da parte del Revisore dei conti e del Servizio Autonomie Locali della Provincia – per reiterate irregolarità (anche di una certa consistenza e gravità e con potenziali profili di responsabilità) nella adozione, gestione e pubblicazione delle Delibere di Giunta e delle Determine Dirigenziali;
- non vi diranno che la gestione politica delle progettazioni e dei lavori pubblici è ormai un colabrodo totale e ingestibile, con errori, pecche su pecche, e sperperi di vario genere e natura;
- non vi diranno che, nonostante la maggioranza sia composta da 14 consiglieri e la giunta da sette, le decisioni più importanti vengono di fatto prese solo da un paio di amministratori;
- non vi diranno che l’edificio “nerboruto e bislacco” realizzato sul parco “Cesare Battisti” è stato finanziato con i fondi dello sviluppo economico turistico, ma che non riuscirà nemmeno a pagarsi la corrente elettrica che consuma;
- non vi diranno il motivo per cui si ostinano a nascondere i dati degli studi di fattibilità e delle progettazioni preliminari del fantasma del collegamento funiviario tra Brentonico e Malcesine;
- non vi diranno che il “Patto Territoriale Baldo Garda” si è rivelato un fallimento, ma prevedibile e annunciato;
- non vi diranno che i soldi che si sono spesi e che si continuano a spendere per il “Baldo Speziale” non producono nemmeno un decimo di ritorno economico reale;
- non vi diranno perché approvano consulenze e progetti elaborati da privati o da società che non risultano essere mai stati formalmente incaricati;
- non vi diranno perché hanno iniziato i lavori del campetto da calcio di Castione tre anni fa, giusto un mese prima delle votazioni comunali, e che il lavoro deve ancora essere concluso;
- non vi diranno che la bretella di Fontechel viene realizzata nella forma più utile e confacente perché è stato il nostro gruppo a proporre questa soluzione;
- non vi diranno che non sono mai state attivate politiche e programmi organici per rendere energeticamente autosufficiente il nostro territorio con la produzione di energia da fonti ecocompatibili e rinnovabili e che questo, non solo lo si può fare (la hanno già fatto tanti comuni), ma potrebbe costituire una buona pista di sviluppo economico, ed ecologico, e nuovi posti di lavoro;
- non vi diranno che non sono in grado di riordinare e ristrutturare l’organizzazione amministrativa ed organica del comune, urgente e improcrastinabile, comune che si regge ormai solo sulle capacità, sull’esperienza e sulla buona volontà dei lavoratori;
- non vi diranno che se non ci si dà presto una mossa a pensare e proporre alla PAT un progetto adeguato e credibile e con nuove ed innovative competenze per il nostro Istituto Comprensivo, nei prossimi anni questo perderà autonomia, funzioni e risorse;
- non vi diranno la vera storia vera dell’antenna del Zengio;
- non vi diranno che la maggioranza politica fa acqua da tutte le parti e che tra loro sono più che cose che li dividono che gli obiettivi, quelli importanti, che li uniscono;
- non vi diranno che la strada che vogliono realizzare dal retro della biblioteca alla provinciale (costo quasi un milione di euro con l’acquisto e abbattimento di due case…) è inutile e pericolosa e che la vogliono fare solo per accontentare alcune famiglie di loro elettori della via Longa ai quali hanno promesso il senso unico (che però non sanno ancora se fare in su o in giù…);
- non vi diranno che hanno realizzato la nuova mensa scolastica più piccola rispetto alle previsioni e alle necessità;
- non vi diranno il perché hanno voluto realizzare proprio lì il nuovo asilo nido acquistando l’immobile per 700mila euro dallo stesso ente a cui il comune l’aveva regalato una ventina di anni prima;
- non vi diranno che il Parco Naturale Locale del Monte Baldo non l’anno principiato e inventato loro ma l’Unione Europea (allora si chiamava ancora CEE) con la Direttiva n. 43 del 21 maggio 1992;
- non vi diranno che non sanno di fatto più dove e come stia e viva la Brentonico reale, quella che ancora pensa, investe, ci crede, ci prova, produce e che comincia a scricchiolare e a stufarsi;
- non vi diranno che senza sana programmazione economica e di sviluppo nemmeno il comune e il pubblico potranno sopravvivere;
- non vi diranno che non è proprio prassi correttissima avviare una revisione del piano regolatore comunale nella seconda metà della legislatura;
- non vi racconteranno la narrazione reale delle attività consiliari, dove il nostro gruppo ha presentato centinaia di iniziative, quasi tutte di natura propositiva e migliorativa;
- non vi diranno che alcune nostre iniziative e proposte di sacrosanto miglioramento delle qualità e dell’efficacia di alcuni progetti (esempio Viale San Rocco e Via Longa) sono state di fatto ostacolate all’inverosimile in Consiglio Comunale con vari strumenti di “filibustering” regolamentari;
- non vi diranno che noi non siamo contrari alla realizzazione di uno spazio musicale per i giovani e che invece lo vogliamo realizzato al più presto, ma con la certezza preventiva che possa alfine ottenere le obbligatorie autorizzazioni di sicurezza, abitabilità e agibilità;
- non vi diranno che il tanto sbandierato programma “Brentonico domani” non si è rivelato altro che un manuale di filotea, gonfio e tronfio di preghierine e di specchietti per le allodole;
- non vi diranno perché continuano a mettere e a mantenere le persone sbagliate nei “posti giusti”;
- non vi diranno che lo slogan gaberiano “La libertà è partecipazione” è stato un ottimo strumento di raccolta del consenso elettorale;
- non vi diranno perché gli esponenti di alcuni partiti di derivazione nazionale e provinciale presenti in Consiglio Comunale provvedano maggiormente agli interessi del proprio partito che a quelli della comunità;
- non vi diranno come mai un ex consigliere di opposizione, appena divenuto prima vicesindaco e poi assessore, abbia di colpo smarrito le vie delle procure civili, penali e amministrative;
- non vi diranno come mai lo stesso, quando era consigliere di opposizione, sbraitasse ai quattro venti, e accusasse, che gli amministratori non devono pigliare indennità di carica;
- non vi diranno che un assessore sta già “studiando da sindaco”…. cliccando “mi piace” su tutti i post dei facebook che riesce a raggiungere, benedetta gioventù…;
- non vi diranno di queste e di tante altre storie piccole e grandi di cui, probabilmente, si vergognano (o, forse, e sarebbe ancora peggio, di cui non si rendono nemmeno conto), perché non sta bene, non fa bella figura, non fa “patinato”, non produce ritorni di immagine ed elettorali, perché si crede che ai cittadini si possano raccontare tante e belle favolette fantasiose e seducenti, purtroppo;
- non vi diranno nemmeno che queste storielle fantasiose e seducenti, questi “mèo mèo” istituzionali e comunicativi, questo appiattimento culturale, sociale e politico, faranno, nel tempo, male, anzi, malissimo, alla salute civica e civile locale.

Sia chiaro, nessuno ha la bacchetta magica, tantomeno noi, ma un po’ più di intelligenza, di passione vera, di buon senso, di sano realismo, di capacità effettive di riconoscere i bisogni e le necessità concrete e farne materiale di utile e corretta azione amministrativa, tutte queste cose, insomma, cominciano a reclamare un energico e urgente cambiamento di rotta nello stile e nei metodi, ma, soprattutto, nel merito.
Perché così non va, proprio non va.

Di seguito, in anteprima, il testo, di tremila caratteri spazi inclusi, che ci hanno benevolmente voluto riservare nel prossimo bollettino comunale:
Risulta a noi infattibile costringere nelle poche righe che la redazione del periodico comunale ci mette a disposizione il racconto della copiosa attività politica e amministrativa che svolgiamo all’interno del Consiglio Comunale, nelle Commissioni e nella società civile: centinaia di iniziative, la stragrande maggioranza nel segno della proposta e del miglioramento delle azioni pubbliche e civiche, e per il bene comune.
Crediamo che le parole ed i pensieri abbiano e debbano avere valore, senso, equilibrio e, soprattutto, riscontro e non vadano sprecati ed utilizzati a corbelleria e per fini meramente reclamistici, di mercato elettorale, così come avviene, purtroppo, per molti dei servizi presenti su questo periodico, sia nella presente edizione che in quella dello scorso anno.
Nutriamo fortissime criticità rispetto alle capacità dell’attuale maggioranza di sapere riconoscere, interpretare e risolvere i problemi reali del nostro territorio e dei suoi cittadini, così come segnaliamo pesanti incapacità e insufficienze assessorili e sindacali, in particolare nei settori dei lavori pubblici, dello sviluppo economico e della giustezza e legalità delle procedure e del trattamento di atti pubblici. In altri settori (ambiente, cultura, turismo, giovani, istituzioni, struttura amministrativa, urbanistica, ecc.) sottolineiamo come gli amministratori si accontentino troppo spesso di dimensioni e scelte di superficialità e di visibilità personale, di “carta patinata”, fuggendo i luoghi, questi si potenzialmente interessanti e virtuosi, delle qualità, del merito e delle utilità dei contenuti, delle necessità reali, delle azioni e delle operosità.
Sempre più spesso raccogliamo tra i cittadini espressioni di impotenza, di sconforto e severe valutazioni rispetto all’operato e alle incapacità esecutive dell’attuale maggioranza (l’ultima, giusto stamattina, da parte di un loro ex elettore, ribadiva “… è la peggiore amministrazione dal dopoguerra…”). In buona parte, condividiamo anche noi questi segnali e questi pareri: in alcuni settori, un immobilismo così marcato non lo si vedeva da decenni, ma ci sentiamo di invitare tutti i cittadini all’impegno, all’interessamento, alla non rassegnazione.
Essendo noi una lista civica autofinanziata e non avendo le risorse economiche dei partiti tradizionali (le nostre indennità sono di circa 500 Euro lordi all’anno e in parte, al 25%, vi abbiamo rinunciato destinando la differenza ad associazioni locali), abbiamo deciso di raccontare tutte le nostre attività e le nostre iniziative pubblicandole su un sito internet. La cosa funziona assai bene: abbiamo, in media, un centinaio di accessi giornalieri, il 60% dal nostro territorio e il resto da fuori comune. Vi invitiamo, quindi, a continuare a seguirci su questo essenziale strumento di informazione, ricordando, per coloro che ancora non lo conoscessero, che l’indirizzo è: www.brentonicofutura.blogspot.com

“Brentonico FUTURA” - Gruppo consiliare: Quinto Canali, Monica Luigina Daiprai, Donatella Internò, Fabio Mazzurana, Graziano Veronesi (et ex: Dino Canali, Sandro Tonolli)



martedì 7 maggio 2013

Nella mensa scolastica di Brentonico un innovativo progetto didattico: un laboratorio rumorista

La nuova mensa è stata realizzata (nonostante le criticità sollevate dai progettisti, che in fase preliminare avevano calcolato una superficie coerente) più piccola rispetto alle necessità, cioè insufficiente a contenere i turni completi degli alunni. Oddìo, se andassimo a spiare tra gli elaborati progettuali definitivi ed esecutivi, troveremmo che la forma e le legittimità sono rispettate, che gli spazi mensa previsti corrispondono agli indici e agli indicatori provinciali superfici/alunni, alunni di oggi e, prevedibili, del domani. Tutto vero? No! Con un furbetto giochino tecnico burocratico, i nostri adorabili amministratori sono riusciti a sviare le direttive ed i riscontri provinciali, esponendo come spazio mensa anche un locale che mensa non potrà mai esserlo, né diventarlo, cioè, l'aula vetrata al piano terra, che, difatti, viene da sempre usata per altre funzioni. L'area effettivamente utilizzabile a mensa rimane, quindi, solo quella al piano rialzato, area, come dicevamo, costruita sottodimensionata e, dunque, piccola e insufficiente. Più di un milioncino e mezzo di euro pubblici spesi male, anzi, malissimo. Interrogati al pro, gli amministratori risposero... che è tutto in ordine... che è tutto in regola... Che naso!... Complimenti!... Solitamente quando la si fa fuori dal buco... ce se ne accorge...

In questi mesi la mensa scolastica torna di attualità. Il motivo? L'eccessivo carico di rumore e frastuono che rende insopportabile e invivibile il servizio. Insomma, un'acustica ed un riverbero perfetti per il canto gregoriano, ma meno, molto meno, per ospitare al rancio di mezzodì decine e decine di alunni assieme, con piatti, bicchieri, posate e il giusto diritto di scambiarsi qualche liberatorio cicaleccio dopo le lezioni antimeridiane. A meno che non si intenda realizzare nella mensa scolastica qualche innovativo progetto didattico, come ad esempio un laboratorio rumoristico, forse da intitolare al futurista Luigi Russolo, che proprio sulle montagne di "Campéi" ha ideato, nel 1915, il saggio "L'arte dei rumori".

Cheffare? Boh! Rilevato il fastidioso disservizio già in fase di fine lavori, gli esperti proposero di suddividere lo spazio con elementi paretali. Nulla da fare, queste compartimentazioni avrebbero reso logisticamente arduo il lavoro di cuochi e inservienti. Ed il problema sembrò scomparire dalle priorità degli amministratori comunali e scolastici. Ma non da quelle dei genitori, i quali, tornati recentemente sull'argomento, chiedono che si procuri di sanare la situazione, di rendere più sereno e silenzioso il pranzo dei loro figlioli. Facile a dirsi, ma a farsi? Magari!... Vediamo, vediamo...

In una normale situazione domestica, quando spande un rubinetto, si chiama l'idraulico e lo si fa riparare. Nel pubblico questo non succede. Quando un rubinetto spande, quantunque tutti vedano e comprendano che il rubinetto spande, è necessario che ci sia un perito che certifichi... che il rubinetto spande. Allora, solo allora, dalla perizia del tecnico, tutti potranno poi apertamente affermare che il rubinetto spande. Prima no, prima della firma del tecnico non si può dire, neanche sommessamente. E qui capita che timbri e firme di tecnici e periti divengano più importanti del rubinetto da sistemare, che frattanto continua a spandere. L'esempio del rubinetto può felicemente calzare colla disastrosa situazione sonora della mensa scolastica. Tutti vedono, anzi sentono, ma non c'è ancora una perizia audiometrica al riguardo, perizia che dica, che confermi, che stabilisca, che formalizzi, che certifichi. Non è obbligatoria ci dicono in comune. Quindi, il problema non c'è, non sussiste, non è mai esistito e, varavèh!, guai a parlarne! Qualche amministratore, che senza perizia vergata e controfirmata si sente fiacco, potrebbe averne a male. Zitti tutti! Tutti zitti!

Ma la si faccia lo stesso e in fretta questa benedetta perizia, magari a mensa piena e operativa (non come al tempo del fine lavori, quando di perizie audiometriche ne è stata fatta una... ma a sala vuota...), e si risolva definitivamente il problema, che le soluzioni tecniche non mancano di certo. Un amico artigiano ci dice che ne ha appena fatta eseguire una nel suo capannone di circa 1200 metri quadrati: costo 400 euro più IVA. Mettiamo che al Comune di Brentonico di euro ne chiedano un migliaio: una cifra così può ancora permettersela.

Ah! Nel caso la perizia risultasse negativa, invitiamo sindaco e assessori a recarsi in mensa nell'orario di utilizzo... per assodare ‘de visu ac de auricula’... che il rubinetto spande per davvero.