sabato 30 giugno 2012

Cronache dal Consiglio Comunale


Nel Consiglio Comunale di martedì’ 26 giugno 2012 sono stati trattati alcuni dei punti da noi proposti e analiticamente descritti nei post precedenti; gli altri punti, data l’ora tarda, sono stati rinviati alla prossima seduta. Vediamo con ordine:
- Approvato all’unanimità l’OdG con l’invito a sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri ad auto ridursi indennità di carica e gettoni di presenza (i cinque consiglieri di "Brentonico Futura" hanno formalmente già rinunciato al 25 per cento del gettone di presenza, da 60 a 45 Euro a seduta per una dozzina di sedute all'anno); OdG approvato all’unanimità, si diceva, anche se ora aspettiamo che vengano resi pubblici i nomi di coloro che davvero daranno seguito all’impegno preso e lo comunicheranno, indicando anche le percentuali e gli importi del risparmio per le casse comunali.
- Approvato all’unanimità anche l’OdG che invita gli assessori che ricevono doppia indennità (indennità di carica + giornate pagate) a fare opzione solo per uno dei due casi; anche per questo punto stiamo in attesa di conoscere se e chi vi aderirà per davvero.
- Bocciato con i voti della maggioranza l’OdG che prevedeva la riduzione del numero degli assessori da 6 a 4; gli equilibri politici non si possono toccare... Buffo, perché con 4 assessori di qualità e dotati di competenze meglio ripartite e parallele alla strutturazione dei servizi comunali, a nostro avviso, si potrebbe migliorare, e di molto, l’azione amministrativa della Giunta… nonché risparmiare parecchio…
- Bocciato con i voti della maggioranza anche l’OdG che impegnava il Sindaco e la Giunta a regolamentare i tempi dei procedimenti amministrativi: non capiamo il motivo per cui non si vogliano dare diritti e certezze ai cittadini.
- Approvato all'unanimità l’OdG relativo all’apertura dell’asilo nido alla frequenza di bimbi provenienti da altri comuni a seguito di adeguate convenzioni con i comuni stessi, comuni che si impegnino a supportare anche tutti i costi derivati.
- Ritirato l’OdG teso a favorire la possibilità di pagamento on line sul sito web comunale di imposte, tasse, tariffe, ecc. Verrà riproposto prossimamente in altra forma.
- Approvato all’unanimità l’OdG per richiedere al Comune di Mori il recesso dalla causa intentata dallo stesso per la revisione dei confini in zona “Bordina” (circa 600 ettari). Finora, questa causa, intentata dal Comune di Mori a fine anni ’90, è costata alle casse dei due comuni quasi centomila Euro e ha visto il Comune di Mori soccombere nei primi due gradi di giudizio: Regione e TAR. Attendiamo l’esito dell’OdG, altrimenti quello del Consiglio di Stato.
- Rinviato al prossimo Consiglio, per assenza giustificata dell’assessore delegato, l’OdG relativo alla riorganizzazione e qualificazione dei rapporti tra il comune e le associazioni locali.
- Approvata, intanto solo per il punto 1, la mozione “Valutazione della situazione economica della Comunità di Brentonico e programmazione e adozione di misure per lo sviluppo dei suoi diversi settori”.
- Approvata all'unanimità la mozione “Pericolosità sismica del territorio del Monte Baldo: attuazione di piani informativi, formativi e di interventi preventivi mirati all'adeguamento antisismico”.
- Solamente illustrata – data l’assenza giustificata dell’assessore delegato e co-firmatario della proposta - la mozione per l’attribuzione simbolica della cittadinanza di Brentonico a minori stranieri nati in Italia e residenti a Brentonico; se ne parlerà nel prossimo Consiglio.
Rispetto ai due punti proposti da Sindaco e Giunta il nostro voto è stato il seguente:
- Astensione rispetto ai maggiori costi di realizzazione e nuovo finanziamento (100 mila Euro totali) per la pista ciclo-pedonale San Giacomo / Mosee e per la palazzina / cucina per le feste sul Parco Cesare Battisti di Brentonico. I lavori pubblici del Patto Territoriale sono nati male, gestiti malissimo e finiti...
- Favorevole alla variazione di bilancio per introitare il contributo PAT finalizzato alla realizzazione degli elettrodotti a servizio delle malghe comunali (circa 730 mila Euro).

lunedì 25 giugno 2012

I cinque consiglieri di Brentonico Futura si sono auto ridotti il gettone di presenza del 25%

Segnalimo che i cinque Consiglieri Comunali del Gruppo "Brentonico FUTURA" si sono auto ridotti, a partire dall'anno in corso, il gettone di presenza del 25%: da 60 a 45 Euro lordi per ogni seduta consiliare, per una dozzina circa di sedute consiliari all'anno.
Dato che i costi degli amministratori sono lievitati notevolemente negli ultimi anni (arrivando alla bella cifra di circa 180.000 Euro annuali), abbiamo provato a far aderire all'auto riduzione, con specifici emendamenti (dichiarati però "illegittimi"), anche i componenti della maggioranza: consiglieri, assessori, vicesindaco e sindaco. Finora, però, invano.
Nel Consiglio Comunale del 26 giugno ci riproveremo con adeguati Ordini del Giorno.

Martedì 26 giugno 2012 ore 19.00 seduta del Consiglio Comunale con ben 18 punti da noi proposti o derivati da nostre precedenti azioni politiche e amministrative.


Anche per ricordare a coloro che sembrano accorgersi di noi solo quando ci occupiamo di argomenti a contenuto civile ed etico, segnaliamo che martedì 26 giugno 2012 ad ore 19.00 si terrà una seduta del Consiglio Comunale con ben 18 punti da noi proposti o derivati da nostre precedenti azioni politiche e amministrative. Scorrendo i post del presente blog si possono conoscere i dettagli di ogni punto.
Ecco i titoli dei punti:
- Mozione “Valutazione della situazione economica della Comunità di Brentonico e programmazione e adozione di misure per lo sviluppo dei suoi diversi settori”,
- Mozione “Pericolosità sismica del territorio del Monte Baldo: attuazione di piani informativi, formativi e di interventi preventivi mirati all'adeguamento antisismico”,
- Mozione “Riconoscimento simbolico della 'Cittadinanza Onoraria di Brentonico' a minori stranieri nati in Italia e residenti nel Comunale di Brentonico e a stranieri residenti nel Comune di Brentonico da almeno 10 anni”,
- Mozione “Istituzione del Registro delle Dichiarazioni Anticipate dei Trattamenti Sanitari (Testamento Biologico)”,
- Mozione “Adesione al progetto denominato LO SPORT PER TUTTI”
- Interrogazione “Numero, titolo e anno di adozione di tutti i regolamenti comunali e di altri atti regolamentari e disciplinari attualmente in vigore nel Comune di Brentonico”,
- Delibera "Costituzione e nomina della Commissione Speciale per la riorganizzazione degli Uffici Comunali”,
- n. 8 Ordini del Giorno da noi presentati al Bilancio di Previsione 2012 e ancora da trattare (vedere post dedicato), tra i quali, quelli riguardanti la riduzione delle indennità di carica,
- n. 3 relazioni da parte del Sindaco a seguito di Ordini del Giorno da noi presentati e approvati dal Consiglio Comunale (di cui n. 2 presentati per conto del blog cittadinanzattivabrentonico): “Dati sull'utilizzo da parte del Comune di fonti energetiche alternative”, “Stato di avanzamento della certificazione EMAS”, “Applicazione accordo para sociale tra i soci istituzionali fondatori dell'APT Rovereto e Vallagarina”.

martedì 12 giugno 2012

Mozione n. 7: “Adesione al progetto denominato ‘LO SPORT PER TUTTI’, progetto realizzato dall’Agenzia per la Promozione dello Sport della Vallagarina e dalla Provincia Autonoma di Trento – Family in Trentino”


Oggetto: mozione “Adesione al progetto denominato ‘LO SPORT PER TUTTI’, progetto realizzato dall’Agenzia per la Promozione dello Sport della Vallagarina e dalla Provincia Autonoma di Trento – Family in Trentino”

La premessa/relazione della mozione verrà svolta verbalmente

Dispositivo della mozione

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

1. ad aderire il prima possibile al progetto denominato “LO SPORT PER TUTTI”, progetto realizzato dalla Agenzia per la Promozione dello Sport della Vallagarina e dalla provincia Autonoma di Trento – Family in Trentino;

2. a dare adeguata comunicazione dell’attivazione del citato progetto anche nel Comune di Brentonico alle società sportive, all’utenza potenziale e alla scuola.

Quinto Canali, Dino Canali, Monica Luigina Daiprai, Fabio Mazzurana, Sandro Tonolli

Mozione n. 6: “Istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari (Testamento Biologico)”


Oggetto: mozione “Istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari (Testamento Biologico)”

Premesso che:
-  per testamento biologico si intende un documento legale che permette di indicare in anticipo i trattamenti medici che ciascuno intende ricevere o rifiutare in caso di incapacità mentale, di incoscienza o di altre cause che impediscano di comunicare direttamente ed in modo consapevole con il proprio medico. Tale documento è conosciuto anche come “Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari”, in sigla “DAT”. La persona che redige un testamento biologico nomina un fiduciario per le cure sanitarie che diviene, nel caso in cui la persona diventi incapace, il soggetto chiamato ad intervenire sulle decisioni riguardanti i trattamenti sanitari stessi;
-   il testamento biologico (con la denominazione di Living will) è stato introdotto per legge negli Stati Uniti d'America nell'anno 1991. Una delle principali affermazioni della legge statunitense è quella relativa alla idratazione e alla alimentazione artificiali, che sono considerate a tutti gli effetti come terapie ed in quanto tali possono essere rifiutate attraverso il testamento biologico. Lo stesso principio è seguito nelle leggi esistenti negli altri paesi occidentali ed è stato costantemente ribadito nelle sentenze sull'argomento, oltre che nelle valutazioni di illustri scienziati che hanno studiato il tema delle scelte di fine vita. Da allora, la maggior parte dei paesi occidentali ha legiferato in materia. Dove non esiste ancora una legge specifica, vi è però una giurisprudenza costante che riconosce valore ai testamenti biologici. In Italia, l'art. 32 della Costituzione stabilisce che “nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” e che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Questa norma costituzionale configura per tutti i cittadini quello che i giuristi definiscono “diritto perfetto”, che cioè non ha bisogno di leggi applicative per essere esercitato. Parimenti, l'art. 13 della Costituzione afferma che “la libertà personale è inviolabile”, rafforzando il riconoscimento alla libertà e all'indipendenza dell'individuo nelle scelte personali che lo riguardino.
Tuttavia, il problema si pone – come dimostrato dalla drammatica vicenda di Eluana Englaro – nel caso in cui per diverse ragioni il malato perda la capacità di esprimere la propria volontà di rifiutare determinate terapie. Per questo motivo è necessario approvare una legge che stabilisca in modo chiaro le modalità di redazione e di registrazione del testamento biologico e di nomina del fiduciario, così che ciascuno possa dichiarare, ora per allora, la propria volontà circa le terapie da accettare o da rifiutare in situazioni come quella descritta, vincolando i medici ad attenersi alla volontà così espressa.

Considerato che:
-   la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, sancisce che il consenso libero e informato del paziente all'atto medico è considerato come diritto fondamentale del cittadino afferente i diritti all'integrità della persona (Titolo 1, Dignità, art. 3, Diritto all'integrità personale);
-    la Convenzione sui Diritti Umani e la Biomedicina di Oviedo del 1997, ratificata dal Governo Italiano ai sensi delle Legge 145 del 28 marzo 2001, sancisce all'art. 9 che “i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento non è in grado di esprimere la propria volontà, saranno tenuti in considerazione”.

Preso atto che:
il nuovo Codice di Deontologia Medica adottato dalla Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, dopo aver precisato all'art. 16 che “il medico deve astenersi dall'ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa attendere un beneficio per la salute del malato”, all'art. 35 sancisce che “il medico non deve intraprendere attività terapeutica senza l'acquisizione del consenso esplicito ed informato del paziente... In ogni caso, in presenza di un documentato rifiuto di persona capace, il medico deve desistere da atti... curativi, non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona”. Inoltre, all'art. 38 si afferma che “il medico deve attenersi,... alla volontà liberamente espressa dalla persona di curarsi... Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato”.

Valutato altresì che:
Il Comitato Nazionale di Bioetica, si è espresso in data 18 dicembre 2003, precisando che “... appare non più rinviabile una approfondita riflessione, non solo bioetica, ma anche bio-giuridica, sulle dichiarazioni anticipate... che dia piena e coerente attuazione allo spirito della Convenzione sui Diritti Umani e la Biomedicina...”. Inoltre il  Comitato Nazionale di Bioetica specifica che “le direttive anticipate potranno essere scritte su un foglio firmato dall'interessato, e i medici dovranno non solo tenerne conto, ma dovranno anche giustificare per iscritto le azioni che violeranno tale volontà”.

Considerato che:
la Magistratura si è più volte espressa in questo senso, esaminando in particolare i casi di Welby, Nuvoli ed Englaro, in assenza di una normativa nazionale in materia.

Preso atto che:
secondo l'Eurispes il 74,7 degli italiani esprime parere favorevole all'introduzione del testamento etico.

Ricordato che:
-   in questo scenario, l'Ente Comune è nella possibilità giuridica e amministrativa di farsi promotore di atti amministrativi volti ad introdurre il riconoscimento formale del valore etico delle dichiarazioni anticipate di trattamento di carattere sanitario;
-     sono numerosi i Comuni e altri enti pubblici superiori italiani che hanno adottato il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari;
  nella nostra provincia il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari è stato finora deliberato e adottato dai Comuni di Mezzolombardo e di Arco;
-  l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) si è più volte espressa favorevolmente nel merito della competenza comunale in materia;
-  l'adozione del Registro delle dichiarazioni anticipate da parte del Comune di Brentonico rende possibile il ricorso a tale strumento a costi accessibili a tutti i suoi cittadini.

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Brentonico impegna la Giunta Comunale:

1) a predisporre un modulo che raccolga le dichiarazioni anticipate di volontà dei trattamenti di natura medica, nel quale ogni cittadino interessato possa esprimere la propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari in caso di malattia o lesione cerebrale che cagioni una perdita di coscienza o volontà definibile come permanente ed irreversibile secondo i protocolli scientifici riconosciuti a livello internazionale;

2) ad istruire un registro che raccolga le dichiarazioni e a definirne il regolamento di accesso;

3) a trasmettere periodicamente le dichiarazioni raccolte ai Soggetti istituzionali delegati per legge alla pubblicizzazione, nelle more dell'entrata in vigore di una normativa nazionale che regolamenti la materia, in particolare:
a) al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, affinché la dichiarazione venga inserita nella tessera sanitaria personale del dichiarante;
b) all'Azienda Sanitaria dei Servizi Sanitari e all'Assessorato alla Sanità della Provincia Autonoma di Trento, affinché provvedano ad istruire un registro provvisorio provinciale, nelle more dell'entrata in vigore di una legislazione nazionale in materia;
c) al medico di famiglia della persona che ha sottoscritto la Dichiarazione anticipata di volontà, affinché ne tenga debito conto nel percorso medico-assistenziale della persona che ha sottoscritto la volontà;
d) a definire, entro 60 giorni dalla data di approvazione della presente deliberazione, le specifiche modalità operative per l'attuazione in concreto di quanto disposto nei precedenti punti 1) e 2), prevedendo, nel contempo, la possibilità per il personale dipendente di non prestare collaborazione alla realizzazione degli adempimenti riferiti alla presente mozione ove a ciò ostino considerazioni di coscienza esplicitate per iscritto senza che detta circostanza integri una ipotesi di illecito disciplinare;

4) a dare adeguata pubblicità all'iniziativa mediante tutti gli strumenti di divulgazione a disposizione dell'Amministrazione Comunale e anche organizzando all'uopo apposite assemblee e conferenze anche con la presenza di esperti del settore.

Al fine di rendere più agevole e snella l'adozione del regolamento di accesso di cui al punto 2) della presente mozione, si allega una bozza di proposta.

Si delega il Segretario comunale a trasmettere la presente Delibera a:
- Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali,
- Comitato Nazionale di Bioetica,
- Regione Autonoma Trentino Alto Adige,
- Provincia Autonoma di Trento,
- Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento,
- Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Trento.

Quinto Canali, Dino Canali, Monica Luigina Daiprai, Fabio Mazzurana, Sandro Tonolli

QUESTA MOZIONE E' STATA SOTTOSCRITTA ANCHE DAI CONSIGLIERI DEL PD MAURIZIO PASSERINI E CHRISTIAN PERENZONI

Mozione n. 5: “Riconoscimento simbolico della “Cittadinanza onoraria di Brentonico” a minori stranieri nati in Italia e residenti nel Comune di Brentonico e a stranieri residenti nel Comune di Brentonico da almeno 10 anni”


Oggetto: Mozione: “Riconoscimento simbolico della “Cittadinanza onoraria di Brentonico” a minori stranieri nati in Italia e residenti nel Comune di Brentonico e a stranieri residenti nel Comune di Brentonico da almeno 10 anni”

Premesso che:
- nella Convenzione Europea sulla Nazionalità conclusa tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa il 6 novembre 1997, ancora in attesa di essere ratificata da parte del nostro Paese, è previsto che ciascuno Stato faciliti, nell'ambito del diritto domestico, l'acquisizione della cittadinanza per “le persone nate sul suo territorio e ivi domiciliate legalmente e abitualmente” (art. 6, paragrafo 4, lettera e));
- nonostante tali autorevoli riferimenti e solleciti legislativi, nel nostro Paese non vengono considerati cittadini italiani i nati in Italia da genitori di origine straniera, così come non lo sono le ragazze e i ragazzi che vi abitano e vi crescono da italiani pur se i genitori non hanno la cittadinanza italiana.

Rilevato che:
- i nati in Italia ancora giuridicamente stranieri, secondo le fonti aggiornate dell'ISTAT, superano il mezzo milione e, complessivamente, i minori stranieri residenti in Italia sono quasi un milione;
- secondo i dati recentemente fornitici dall'Ufficio Anagrafe del Comune di Brentonico, i minori stranieri residenti nel Comune di Brentonico sono 69, dei quali 42 nati in territorio italiano; si tratta di bambini e giovani che vivono nello stesso contesto sociale, scolastico e, a volte, lavorativo, dei cittadini italiani: parlano italiano, leggono in italiano, scrivono in italiano, studiano la storia d'Italia assieme ai coetanei italiani.

Precisato che:
- l'art. 3 della Costituzione Italiana garantisce che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”;
- il nostro Statuto stabilisce che il Comune di Brentonico “Ispira la propria azione al principio di solidarietà, nella prospettiva della tutela dei diritti inviolabili della persona” (art. 2, comma 1) e “Garantisce uguaglianza di trattamento alle persone e alle formazioni sociali nell'esercizio delle libertà e dei diritti, senza distinzione di età, sesso, razza, lingua, religione, opinione e condizione personale e sociale” (art. 1, comma 3).

Considerato come:
- sull’argomento molte sono state le prese di posizione e le proposte legislative a livello nazionale tendenti a regolarizzare tale anomala situazione, la più autorevole delle quali è senz’altro quella del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che, in recenti dichiarazioni, ha giudicato superato un diritto di cittadinanza fondato sull'istituto dello ius sanguinis anziché sullo ius soli, proponendo l'acquisizione della cittadinanza fin dalla nascita per i nati in Italia anche se da genitori stranieri; non si devono neppure dimenticare le dichiarazioni del Ministro Riccardi in merito, oltreché dei vari leader dei partiti politici italiani, molti dei quali hanno anche presentato specifici disegni di legge e di molte associazioni del volontariato quali le ACLI, Caritas, Migrantes e altre;
- importante risulta anche in merito la proposta di legge di iniziativa popolare presentata dall’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, dal titolo “Modifiche alla L. 5 febbraio 1992, n. 91 “Nuove norme sulla Cittadinanza”.

Ricordato inoltre che:
- il diritto di cittadinanza del Paese in cui si nasce è riconosciuto in molti Stati di tradizioni democratiche, quali ad esempio gli Stai Uniti d'America, ed ha permesso a tanti italiani figli di emigrati di sentirsi pienamente integrati nella vita sociale e civile di quei Paesi.

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Brentonico:

1. aderisce all'appello del Capo dello Stato in merito al riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati sul territorio della Repubblica italiana;

2. condivide e sostiene le proposte dei partiti nazionali in merito al nuovo diritto di cittadinanza sulla linea tracciata dal Presidente della Repubblica;

3. impegna il Sindaco a:

a) promuovere una pubblica cerimonia per consegnare ai minori nati in Italia da famiglie straniere e attualmente residenti nel Comune di Brentonico, nonché ai cittadini stranieri residenti nel Comune di Brentonico da almeno 10 anni, un attestato di riconoscimento simbolico di “Cittadinanza onoraria del Comune di Brentonico”;

b) richiedere al Ministro Andrea Riccardi un importante ed immediato lavoro di sintesi da parte del Governo delle varie proposte legislative presentate in merito alla modifica delle norme sulla cittadinanza finora non ancora affrontate e discusse;

c) comunicare l'esito formale della presente mozione al Presidente della Repubblica Italiana, al Capo del Governo, al Presidente del Senato ed al Presidente della Camera.

Quinto Canali, Dino Canali, Monica Daiprai, Fabio Mazzurana, Sandro Tonolli

QUESTA MOZIONE E' STATA SOTTOSCRITTA ANCHE DAI CONSIGLIERI DEL PD MAURIZIO PASSERINI E CHRISTIAN PERENZONI