- E’ storicamente accertato
che in data 2 maggio 1945 verso le ore 15.00 del pomeriggio siano stati
barbaramente trucidati a Brentonico (TN) nei campi a Sud di Palazzo Eccheli
Baisi due cittadini italiani con residenza a Bologna.
Si tratta di:
1. ORAZIO MIGNANI, celibe, meccanico, nato ad Anzola dell’Emilia (BO) il 22
luglio 1920*, figlio di
Vittorio (meccanico) e di Clarice Mattioli (casalinga).
Nel 1943 risulta residente a Bologna. Diploma di avviamento professionale. Nome
di battaglia "Ateo". Prestò servizio nella GAF a San Pietro del Carso
(GO) dal 13 gennaio 1941 all'8 settembre 1943. Subito dopo l'inizio della lotta
di liberazione organizzò i primi nuclei armati nella zona di Santa Viola
(Bologna) che poi confluirono nella 1ma brigata Irma Bandiera Garibaldi.
Nell'autunno passò alla 63a brigata Bolero Garibaldi e operò nella zona di Zola
Predosa e Calderara di Reno. Catturato dai fascisti il 14 dicembre 1944 venne
rinchiuso in San Giovanni in Monte (Bologna) e deportato il 28 febbraio 1945
prima a Verona e poi nel Campo di Concentramento di Via Resia a Bolzano.
All’apertura del campo (29/30 aprile 1945) si diresse verso sud assieme a
Romolo Mezzetti e ad altri prigionieri. Giunto nei pressi di Rovereto decise di
fermarsi ad aiutare Romolo Mezzetti, che si sentiva male, a trovare soccorso e
poi di percorrere assieme a lui la via del Monte Baldo per sfuggire alle truppe
tedesche in ritirata nella valle (i loro compagni di viaggio di ritorno,
proseguendo direttamente verso sud dalla valle principale, si salvarono tutti).
Giunto a Brentonico cercò contatti con un eventuale CLN locale, ma fu catturato
dalle SS Schindholzehen (dal cognome
del comandante Maggiore Alois
Schintlholzer nato ad Hötting-Innsbruck il 18.12.1914) ancora di stanza nel
paese. Dopo essere sottoposto a lavoro di carico e spostamento di munizioni e
bombe presso il Palazzo Eccheli Baisi, venne ucciso, assieme a Romolo Mezzetti,
da tre militari SS verso le ore 15 del 2 maggio 1945 nei campi sottostanti a
sud Palazzo Eccheli Baisi. Il medico condotto di Brentonico Giuseppe Genetti,
che esaminò il cadavere la mattina del 5 maggio 1945, nella relativa relazione,
riportò che la vittima presentava ferite da arma da taglio, escoriazioni
provocate dal calcio dei fucili e che la causa ultima del decesso fu un colpo
d’arma da fuoco al capo. Orazio Mignani fu riconosciuto partigiano dal 4 giugno
1944 alla Liberazione.
* Con nota al Comune di Brentonico del 24 aprile 2013 il Comune di Anzola
dell’Emilia su Orazio Mignani specifica: “E'
nato ad Anzola dell'Emilia il 22/07/1920 si chiamava alla nascita MATTIOLI
ATEO, nel 1922 è stato riconosciuto dal padre e legittimato dopo il
matrimonio dei genitori ed ha preso il cognome del padre Mignani, nel
1928 con sentenza del Tribunale di Bologna gli è stato cambiato anche il nome
in Orazio, quindi nel tempo da Mattioli Ateo è diventato MIGNANI
ORAZIO”.
2. ROMOLO MEZZETTI, celibe, ferroviere, nato a Malalbergo (BO) il 2 ottobre
1917, figlio di Romeo (ferroviere) e Maria Fabbri (casalinga). Nel 1943 risulta residente a Bologna. Licenza elementare.
Nome di battaglia "Uragano". Militò nella 1ma brigata Irrna Bandiera
Garibaldi, con funzione di comandante di compagnia, e operò a Bologna.
Catturato dai fascisti nel dicembre 1944, venne rinchiuso in San Giovanni in
Monte (Bologna) dal 21 gennaio al 28 febbraio 1945 e poi deportato a Verona e
successivamente nel Campo di Concentramento di Via Resia a Bolzano. All’apertura
del campo (29/30 aprile 1945) si diresse verso sud assieme a Orazio Mignani e
ad altri prigionieri. Giunto nei pressi di Rovereto decise di fermarsi per
problemi di salute (Orazio Mignani si fermò per aiutarlo a trovare soccorso) e
poi di percorrere la via del Monte Baldo per sfuggire alle truppe tedesche in
ritirata nella valle (i loro compagni di viaggio di ritorno, proseguendo
direttamente verso sud dalla valle principale, si salvarono tutti). Giunto a
Brentonico cercò contatti con un eventuale CLN locale, ma fu catturato dalle SS Schindholzehen (dal cognome del
comandante Maggiore Alois Schintlholzer nato
ad Hötting-Innsbruck il 18.12.1914) ancora di stanza nel paese. Dopo essere
sottoposto a lavoro di carico e spostamento di munizioni e bombe presso il Palazzo
Eccheli Baisi, venne ucciso, assieme ad Orazio Mignani, da tre militari SS
verso le ore 15 del 2 maggio 1945 nei campi sottostanti a sud Palazzo Eccheli
Baisi. Il medico condotto di Brentonico Giuseppe Genetti, che esaminò il
cadavere la mattina del 5 maggio 1945, nella relativa relazione, riportò che la
vittima presentava ferite da arma da taglio, escoriazioni provocate dal calcio
dei fucili e che la causa ultima del decesso fu un colpo d’arma da fuoco al
capo. Romolo Mezzetti fu riconosciuto partigiano dal 10 giugno 1944 alla
Liberazione.
- Nel dopoguerra, la Corte di Assise
straordinaria di Trento aprì un procedimento giudiziario (Corte d’Appello Sezione di Trento, Sezione istruttoria della Corte
d’Appello, busta 1946, 151-200, fasc. 191/46) a carico di due sottufficiali
– un maresciallo e un sergente – ed un soldato delle SS, rimasti ignoti,
colpevoli dell’uccisione di Orazio
Mignani e Romolo Mezzetti.
- Altro
processo a carico di “Ignoti militari tedeschi S.S.. Titolo del
reato: Reato previsto art. 211 c.p.m.g. Parte lesa: MIGNANI ORAZIO e MEZZETTI
ROMOLO. Ente denunziante: RR.CC. Bolzano. Tribunale di riferimento:
Trasmessi atti al TMT di Verona con elenco 2C/3319 del 17/12/65. Data
restituzione atti: con sentenza G.I. del TMT di Verona n. 122 del 28/05/68: Non
doversi procedere a carico ignoti”.
- Orazio Mignani e Romolo Mezzetti risultano inseriti negli atti 8 febbraio 2006,
Camera Deputati – Senato della Repubblica, “Crimini nazifascisti”.
- Appurata all’uopo
l’esistenza di un “Verbale dei Carabinieri di
Brentonico del 5 maggio 1945 con allegate due dichiarazioni”.
- Vista la denuncia
di morte all’Ufficiale di Stato Civile di Brentonico di data 5 maggio 1945 il cui
verbale è stato presentato dal comando locale dei Carabinieri con unite due dichiarazioni
il 21 agosto 1945 e registrato lo stesso giorno dall’addetto Italo Schelfi,.
- Avendo recentemente
la ricerca storica e la relativa letteratura (“Maggio
1945 a nemico che fugge ponti d’oro’”, Fondazione Museo Storico del Trentino,
2008 e “Il diradarsi dell’oscurità. Il Trentino, i trentini nella seconda
guerra mondiale. Vol. 3: 1944-1945”, Laboratorio di Storia di Rovereto, 2011 e
altro) appurato che su Brentonico al tempo operava la Compagna SS
Schindholzehen (dal cognome del comandante Maggiore Alois Schintlholzer nato ad
Hötting-Innsbruck il 18.12.1914).
- Prevedendo che
nuova e specifica documentazione rivelatrice e probatoria si possa ora trovare
ed acquisire presso archivi storici civili e militari italiani e tedeschi.
- Ricordato che in
data 2 maggio 1945, a seguito della sottoscrizione in data 29 aprile 1945 dell’atto
denominato “Resa di Caserta”, la guerra doveva considerarsi finita e conclusa anche
sul territorio del Comune di Brentonico.
- Ricordato che
Orazio Mignani e Romolo Mezzetti erano stati liberati dal Campo di
Concentramento di Via Resia di Bolzano il 30 aprile 1945, per l’apertura del
campo a seguito della citata “Resa di Caserta”, e che i due avevano in tasca un
formale lasciapassare rilasciato dal CLN di Bolzano, documento rinvenuto
addosso ad entrambi i cadaveri.
Tutto questo premesso, il Consiglio Comunale di
Brentonico (TN),
- avendo a cuore la
vicenda umana, civile e sociale di Orazio Mignani e Romolo Mezzetti;
- ricordando che la
barbara uccisione di Orazio Mignani e Romolo Mezzetti è avvenuta sul territorio
del Comune di Brentonico in data 2 maggio 1945 a guerra finita;
- Ricordato che i
resti di Orazio Mignani e Romolo Mezzetti riposano nel "Monumento
Ossario ai partigiani nella Certosa
di Bologna"
- sentito al fine il
Sig. Walther Mignani, fratello di Orazio ed unico parente prossimo vivente, che
approva e sostiene la presente iniziativa;
- considerando il
fatto particolarmente grave per il periodo di compimento, per le modalità
dell’esecuzione e per la gratuità, l’inutilità e la viltà del gesto;
- ritenendo
irrinunciabile la ricostruzione della verità storica e giudiziaria e delle
responsabilità materiali anche individuali e personali;
1. Invita e sollecita
il Tribunale Militare di Verona per tramite della propria Procura ad attivare
(riattivare) specifica procedura giudiziaria al fine dell’individuazione delle
responsabilità materiali anche personali della morte di Orazio Mignani e Romolo
Mezzetti barbaramente uccisi dalle SS a Brentonico (TN) il pomeriggio del 2
maggio 1945.
2. Invia il presente
documento a:
a) Procura Generale
del Tribunale Militare di Verona;
b) Presidenza del Tribunale
Militare di Verona;
c) Presidenza della Corte
di Appello di Trento;
d) Presidenza del Tribunale
di Rovereto;
e) Comando Carabinieri
di Brentonico;
f) Sig. Walther
Mignani di Bologna, fratello di Orazio Mignani;
g) Sindaco del Comune
di Anzola dell’Emilia (BO), comune di nascita di Orazio Mignani;
h) Sindaco del Comune
di Malalbergo (BO), comune di nascita di Romolo Mezzetti;
i) Sindaco del Comune
di Bologna, comune di residenza di Orazio Mignani e Romolo Mezzetti;
l) Presidenza della
Repubblica Italiana;
m) Presidenza del
Senato della Repubblica;
n) Presidenza della
Camera dei Deputati;
o) Governo Italiano -
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
p) ANPI di Rovereto,
ANPI del Trentino, ANPI di Bologna;
Brentonico, 10 settembre 2013
I Capigruppo Consiliari di Brentonico:
Brentonico
Futura - Quinto Canali
Gruppo
Misto - Sigfrido Calissoni
Partito
Democratico del Trentino - Enrica Volpi
Unione
per Brentonico - Luca Schelfi
Uniti
per l'Altipiano - Massimo Raffaelli
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